La Tipografia diventa “Artistica”
L’azienda viene premiata da Sua Altezza Reale Principe Amedeo come Tipografia Artistica.
A memoria di ciò viene creato un affresco, di cui non esisteva alcuna documentazione storica, scoperto il 17/10/2003 durante il restauro per il recupero di un affresco nel palazzo adiacente. La scritta fu sacrificata per portare alla luce l’affresco sottostante, e rimane di ciò solo qualche reperto fotografico.
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In seguito vedremo queste dinamiche nel dettaglio, in questo momento è più importante comprendere le dinamiche sociali, culturali e politiche dell'epoca in cui la nostra storia ebbe inizio. In particolar modo va evidenziato come le famiglie che condurranno le imprese artigianali, legate al mondo della stampa e tramandate generazionalmente come casta sociale, saranno le ultime eredi della tradizione.
Siamo dunque agli inizi del 1800, la stampa ha raggiunto il culmine della propria tradizione artigianale e vanta un connubio di arti e tecniche affinate nei secoli. Verona invece, con la conclusione del congresso di Vienna nel 1815, viene inserita nel Regno Lombardo-Veneto facente parte dell'Impero Austriaco.
Il libro sopra raffigurato descrive nel dettaglio tutti i processi e le innovazioni riguardanti la storia della stampa dell'Impero Austriaco dal 1804 al 1904, realizzato dalla tipografia ufficiale dello stato.
Un volume decisamente importante per la sua fattura ed ancor più importante per comprendere la nostra storia, sia come tipografia che in termini di tradizione famigliare.
Ciò interesserà particolarmente il titolo nobiliare di Conte in quanto le figure che ricoprivano quel ruolo erano le uniche a poter ottenere l'Imprimatur dalla chiesa. Il cognome della nostra famiglia, unito alla tradizione familiare della stampa iniziata nel 1790, è una probabile testimonianza di questo
Le tipografie venivano premiate come "artistiche" e la figura del Tipografo era elogiata dalle figure intellettuali, spirituali e politiche più importanti dell'epoca.
Venivano stampati libri ecclesiastici, divulgazioni scientifiche e documenti dello stato. L'uso della stampa per futili motivi non era concepito, la carta stampata era ancora considerato un materiale troppo prezioso.
La seconda rivoluzione industriale del 1870 e il bisogno fondamentale di rendere la stampa e la lettura alla portata di tutti porranno una fine all'esclusività del mestiere.
Poiché la stampa era limitata solamente da fattori tecnologici i tipografi concentrarono le proprie risorse nell'affinare le tecniche tramandate per secoli, fino a toccare il limite della capacità umana.
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Nella seconda
Per queste ragioni la stampa era ancora uno strumento controllato e le arti grafiche venivano tramandate di generazione in generazione attraverso famiglie prevalentemente nobili. In particolar modo la figura del Conte fu l'unica a poter ottenere l'Imprimatur della Chiesa cattolica fino alla fine del '700, senza il timbro ufficiale